Sono 50 le Aziende diffidate in tutta Italia. Nelle Marche l’AOU Marche – Ospedali Riuniti di Ancona. Pupita, Anaao: “Gli operatori sanitari sono le prime vittime”. Fumelli Segr. Regionale: “Noi inascoltati”.

ANCONA – Condotta antisindacale. Violazione delle norme sulla sicurezza, sull’orario di lavoro, sulle ferie, sui limiti dei turni di pronta disponibilità, sull’attività libero professionale e sulle prestazioni aggiuntive. Disapplicazione delle tutele contro le aggressioni. Mancata erogazione dei fondi contrattuali. Parte oggi 15 maggio la campagna di diffida delle Aziende sanitarie promossa dall’Anaao Assomed con il supporto dell’Ufficio Legale dell’Associazione, dopo aver accertato molteplici violazioni su tutto il territorio nazionale. Dalla rilevazione dell’Associazione emerge infatti come numerose Aziende – 50 in questa prima fase – risultino inadempienti nell’applicare gli strumenti legislativi e contrattuali in loro possesso per garantire le migliori condizioni di lavoro possibili ai dirigenti medici sanitari.

Nelle Marche Anaao Assomed ha diffidato l’AOU Marche – Ospedali Riuniti di Ancona in quanto costringe i medici a fare eccessivi turni di “pronta disponibilità”, superando i limiti imposti dal CCNL. L’associazione, ravvisando stanchezza e stress nei lavoratori, rimane in attesa di risposte concrete e di azioni risolutive da parte dell’Azienda.

“La situazione di insostenibilità è sotto gli occhi di tutti ormai da tempo – dice il dott. Giuseppe Pupita, Segretario Aziendale presso l’AOU Marche Ospedali Riuniti di Ancona che ha firmato la diffida – e il fatto che siano 50 in Italia le diffide presentate non ci consola”.

L’iniziativa sindacale di presentare contemporaneamente le diffide “ha come obiettivo – rimarca Pupita – quello di palesare la propria insoddisfazione non solo ai vertici aziendali, non solo al decisore politico ma anche all’opinione pubblica che si lamenta dei disservizi, delle liste d’attesa, addirittura aggredisce medici e personale sanitario senza comprendere che sono proprio gli operatori sanitari le prime vittime di tale situazione di carenza di personale e di criticità organizzative che portano a condividere i punti della denuncia”.

Per il segretario regionale di Anaao Assomed Marche dott. Daniele Fumelli “non sono serviti scioperi e mobilitazioni varie per invertire un trend sconfortante al punto che molti colleghi lasciano il SSN per andare a lavorare nel privato dove le condizioni professionali, organizzative ed economiche sono migliori e consentono una migliore conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”. “Noi siamo strenui difensori di una sanità pubblica, per tutti, solidale ed accessibile – conclude – ma è chiaro che la contemporanea diffida in 50 aziende in tutta Italia dovrebbe far comprendere a chi finora non ha voluto ascoltarci che urge intervenire con misure serie di pronta efficacia”.