Fumelli, Segretario Regionale: “Chiediamo un incontro urgente per sapere come siano stati spesi i fondi a disposizione per reperire il personale medico e assistenziale per questi piccoli pazienti”
ANCONA – “La situazione della SOSD dei Disturbi Alimentari dell’Ospedale Salesi rimane ancora precaria e difficilmente decifrabile dopo le affermazioni dell’AOU delle Marche sull’assistenza prestata ai pazienti minori affetti da Disturbi dell’Alimentazione”.
A dirlo è Daniele Fumelli, Segretario di Anaao Assomed Marche che aggiunge: “ad oggi la struttura è composta, in organico, dal medico responsabile psichiatra, da una psicologa funzionalmente assegnata solo 3 giorni la settimana, mentre il personale infermieristico è quello in condivisione con il reparto di neuropsichiatria infantile. Sono invece state interrotte le collaborazioni presenti da anni con professionisti formati nella gestione dei Disturbi del Comportamento Alimentare ed in particolare un medico ed uno psicologo psicoterapeuta, una nutrizionista ed un educatore professionale”.
A dicembre 2024 è stato indetto un avviso della durata di 6 mesi per un Medico neuropsichiatra Infantile a tempo determinato in scadenza ad agosto 2025.
La denuncia di Anaao Assomed Marche è molto circostanziata. “Non ci risultano assunti i 4 collaboratori infermieristici formati e dedicati; non ci risultano ulteriori atti di assegnazione di personale formato e dedicato come dietisti/nutrizionisti, psicologi.
In una patologia così grave un’equipe multidisciplinare integrata, con figure competenti e dedicate, è decisiva per riuscire a guarire questi giovani pazienti, e non può essere sostituita da consulenti che si alternano, perché i disturbi alimentari sono la seconda causa di morte tra gli adolescenti”.
Il sindacato ha da tempo richiesto un accesso ai dati per conoscere l’uso fatto dall’azienda ospedaliera del fondo ministeriale dedicato, per potenziare la Struttura Organizzativa Semplice Dipartimentale Disturbi Alimentari, ed incassato a febbraio 2025.
Con questi fondi si era sempre garantita la continuità dei contratti con le figure professionali formate e fondamentali nei percorsi di cura dei minori.
Per tale motivo risultano interrotte le psicoterapie e le prese in carico nutrizionali ambulatoriali e le attività riabilitative-educazionali per i pazienti ricoverati.
“Tutto ciò ha creato un grave disagio e ha costretto pazienti e famiglie a rivolgersi al privato – tuona Fumelli – e, stante la realtà dei fatti e considerando le affermazioni dell’Azienda,
chiediamo un confronto urgente”.