COMUNICATO STAMPA

URBINO – «Le recenti vicende che riguardano l’ospedale di Urbino, quali la predisposizione di aree specifiche della struttura volte a trattare pazienti affetti da Covid, la temporanea chiusura di reparti come Cardiologia e Rianimazione, la difficoltà in cui versa Medicina, la sospensione dell’attività chirurgica programmata e la grave carenza di personale medico del Punto Nascita, affondano le proprie radici in croniche e gravi inadempienze organizzativo-gestionali, negli anni ripetutamente segnalate da Anaao senza ascolto«.
A dirlo è Alfredo Rossini, Coordinatore Anaao Assomed Area Vasta 1 che ha messo nero su bianco le questioni indirizzando la sintesi delle criticità emerse alla Direttrice dell’Asur Nadia Storti, al Direttore dell’Area Vasta 1 Romeo Magnoni, al Direttore Medico del Presidio Ospedaliero Unico per l’Area Vasta 1 Andrea Cani e, per conoscenza, all’Assessore Regionale Saltamartini e al Dirigente delle Risorse Umane dell’Area Vasta 1 Paolo Pierella.
Il momento storico caratterizzato da una recrudescenza della pandemia da Covid-19, con le conseguenze che esso comporta sulle attività del presidio ospedaliero, ma anche dalla prospettiva di una via d’uscita da questa gravosa condizione epidemiologica grazie all’avanzamento della campagna vaccinale appena intrapresa, impone un obbligo etico-professionale di collaborazione a tutti i livelli.
«Anaao Assomed – scrive ancora Rossini – auspica una fattiva e sollecita risoluzione delle problematiche in essere e richiede al contempo un atteggiamento consono ad una viva e salutare dialettica istituzionale che prevede un maggior coinvolgimento dei lavoratori, professionisti sanitari dirigenti e non, nelle scelte di programmazione e delle loro associazioni categoriali di rappresentanza nelle sedi decisionali di politica aziendale«.
Il delegato sindacale ribadisce inoltre «il supporto incondizionato ai nostri iscritti e a quanti ne necessitino in questo periodo di estrema difficoltà del Servizio Sanitario e delle sue articolazioni operative, sottolineando che la risorsa più preziosa di cui esso si costituisce è il personale umano« – ha concluso.

Urbino, 10 gennaio 2021