COMUNICATO STAMPA

OSIMO – «Apprendiamo dalla replica a mezzo stampa del Direttore dell’Inrca che i lavori di messa in sicurezza del serbatoio per l’ossigeno liquido dell’ospedale di Osimo sono programmati già per giovedì 10 giugno e ne prendiamo atto con grande soddisfazione per tutti i medici e operatori sanitari che prestano servizio in quell’ospedale, per i pazienti e per i cittadini di Osimo residenti nelle vicinanze del presidio ospedaliero».

A dirlo è Oriano Mercante, Segretario di Anaao Assomed Marche.

«Non si capisce però – dice Mercante – come mai non ci sia stato comunicato nel corso dell’interlocuzione scritta e telefonica intercorsa nell’ultimo mese con il dott. Genga, con la dott.ssa Leonelli e con l’ing. Madeo nella quale avevamo definito come improrogabile l’intervento di messa in sicurezza del serbatoio ed in assenza del quale avremmo proceduto, come poi effettivamente accaduto, con l’invio dell’esposto e con la convocazione della conferenza stampa per accendere i riflettori su una questione che per troppo tempo è rimasta sotto traccia».

«Ci era stato effettivamente proposto un incontro che abbiamo declinato nell’indisponibilità totale ad avviare qualsivoglia tipologia di trattativa, poiché sulla sicurezza non c’è nulla di cui trattare» – ha aggiunto.

Il sindacato riferisce che vi è una determina del direttore generale dell’Inrca, la n.333 del 30 agosto 2019, nella quale si autorizzavano prestazioni professionali antincendio e lavori di adeguamento presso il presidio ospedaliero per la somma di 90.000 euro complessivi di cui 40.000 espressamente destinati per la consulenza. «E’ di tutta evidenza – commenta il Segretario di Anaao Assomed Marche – che la Direzione Generale dell’Inrca dovrebbe avere, avendo investito per una consulenza professionale, già da quasi due anni la situazione molto chiara circa gli interventi da porre in essere a partire dalla messa in sicurezza del serbatoio e dalla risoluzione delle problematiche legate alle vie di fuga».

«Il fatto che l’intervento venga avviato due giorni dopo la nostra iniziativa è una strana e curiosa coincidenza ma, come abbiamo chiaramente sottolineato, essendo interessati alla sostanza della questione, salutiamo l’auspicata messa in sicurezza del presidio con grande favore» – chiude il dott. Mercante.